ramato / rame / verderame
La parola di oggi è: ramato / rame / verderame
Sillabazione: ra–mà–to
ramàto / raˈmato/
A part. pass. di ramare; anche agg.
1 rivestito di rame: pentola col fondo ramato
2 di colore rossiccio come il rame: capigliatura, barba ramata
3 che contiene rame o sali di rame: acqua ramata
B s. m.
● la soluzione di solfato di rame per irrorare le viti
Sillabazione: rà–me
♦ràme / ˈrame/
[lat. tardo aerāme(n), da āes, genit. āeris ‘rame, bronzo’, di orig. indeur. ☼ av. 1250]
A s. m.
1 elemento chimico, metallo, rosso chiaro, diffuso in natura sia allo stato nativo sia sotto forma di sali, dai quali si ricava; buon conduttore dell'elettricità e del calore, si lega facilmente ad altri metalli per formare leghe adatte ad applicazioni in tutti i campi industriali SIMB. Cu NUM. AT. 29 CFR. calco-, cupro- | leghe di rame, bronzo, alpacca, argentana e sim. | solfato di rame, usato per preparare con la calce la poltiglia bordolese, per prevenire e combattere la peronospora della vite ed altre malattie crittogame | età del rame, la terza della preistoria
2 (al pl.) recipienti di rame per la cucina
3 incisione su rame: un pregevole rame d'autore
B in funzione di agg. inv.
● biondo rame, colore biondo che tende al rossiccio: capelli di color biondo rame | verde rame, V. verderame
Sillabazione: ver–de–rà–me
verderàme / verdeˈrame/
[comp. di verde e rame ☼ av. 1320]
A s. m. inv.
1 patina verdastra che con l'umidità e il tempo si forma sugli oggetti di rame in seguito all'esposizione all'aria
2 acetato basico di rame, un tempo usato per colori a olio, ora impiegato per bagni galvanici e in veterinaria | verderame cristallizzato, (ellitt.) verderame, acetato neutro di rame, usato in tintoria e come anticrittogamico
B agg. inv.
● che ha il colore del verderame