scorza / scorzare
La parola di oggi è: scorza / scorzare
Sillabazione: scòr–za
scòrza / ˈskɔrtsa/
[lat. scŏrtea ‘pelle, pelliccia’, f. sost. dell'agg. scŏrteus, da scŏrtum ‘pelle, cuoio’, connesso con cŏrium ‘cuoio’ (V. cuoio) ☼ 1282]
s. f.
1 parte della corteccia degli alberi all'esterno del fellogeno, costituita da elementi morti
2 (est.) grossa buccia di alcuni frutti: scorza del limone, dell'arancia, delle castagne
3 (est.) pelle di alcuni animali: la scorza del serpente
4 (fig.) pelle umana | avere la scorza dura, essere di scorza dura, e sim., essere particolarmente resistente alle fatiche | (raro, lett.) corpo, involucro carnale: lasciando in terra la terrena scorza (F. Petrarca)
5 (fig.) esteriorità, aspetto superficiale: penetrare entro, oltre, la scorza; sotto una ruvida scorza si nasconde un timido
6 (disus.) niente, con valore rafforz., nelle loc. negative non valere, non capire, una scorza e sim.
|| scorzétta, dim. (V.)
Sillabazione: scor–zà–re
scorzàre / skorˈtsare/
[sec. XIV]
v. tr. (io scòrzo)
● (tosc.) levare la scorza, scortecciare, sbucciare