fico
La parola di oggi è: fico
SILLABAZIONE: fì–co
fìco (1) / ˈfiko/ o †fìgo (1)
[lat. fīcu(m), di orig. preindeur. ☼ 1256]
s. m. (pl. fìchi, m., †fìcora, f.)
1 albero delle Moracee con corteccia grigia, foglie palmato-lobate e frutti dolci e carnosi (Ficus carica) | †essere il fico dell’orto, (fig.) essere il prediletto di qlcu. | foglia di fico, V. foglia, sign. 1 | il frutto di tale pianta: fare una scorpacciata di fichi; conservare, seccare i fichi | fico mandorlato, fatto appassire e imbottito con una mandorla, spesso anche cotto al forno per favorirne l’amalgama | fico secco o (con grafia unita) ficosecco, fico fatto appassire al sole: un cestino di fichi secchi | un fico secco, (fam.) nulla (spec. in funzione avverbiale): Il vostro maestro non valeva nemmeno un fico secco (E. Salgari) | (fig., fam.) non me ne importa un fico, (enfat.) un fico secco, non me ne importa niente, me ne infischio | (fig.) far le nozze coi fichi secchi, voler fare con mezzi esigui qualcosa di impegnativo
2 fico d’India, V. ficodindia
3 (tosc., spec. al pl.) carezza, smanceria: far fichi
SILLABAZIONE: fì–co
fìco (2) / ˈfiko/
[gr. phýkēs ‘pesce che vive nel fuco’ ☼ 1956]
s. m. (pl. -chi)
● pesce osseo dei Gadidi che vive sui fondi fangosi dei mari italiani, le cui carni sono assai apprezzate (Phycis blennioides)
SILLABAZIONE: fì–co
fìco (3) / ˈfiko/ o (sett.) fìgo (2)
[prob. da fica ☼ 1959]
agg. e s. m. (pl. m. -chi; superl. fichissimo)
● spec. nel gergo giovanile, che (o chi) incontra pienamente il gusto del momento, perché piacevole fisicamente, attraente, alla moda
|| fichétto, dim. (V.) | figaccióne, accr. (V.) | figóne, accr.