Il film di oggi è: Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas / A Christmas Carol

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Tim Burton’s The Nightmare Before ChristmasThe Tim Burton’s Nightmare Before ChristmasUSA 1993GENERE: Anim. DURATA: 76′ VISIONE CONSIGLIATA: RAG.CRITICA: 4 PUBBLICO: 2REGIA: Henry Selick
John Skellington (in italiano: Skeletron) – principe del mondo di Halloween, abitato da mostri – è triste, stanco di spaventare i bambini. Penetrato per caso nel regno di Santa Claus (Babbo Natale), decide di sequestrarlo e di prendere per una volta il suo posto. Si mette in viaggio per consegnare i propri spaventevoli doni. Lo salva dal disastro Sally, una bambola di stracci di lui segretamente innamorata. Realizzata con la vecchia tecnica della stop motion aggiornata con quella moderna computerizzata, ideato e prodotto da Burton che s’è ispirato a un libro per bambini, scritto e disegnato quando lavorava per la Disney, e ne ha affidato la regia all’amico e socio H. Selick, è paradossalmente il più autobiografico e personale dei suoi film, spiritualmente apparentato ai mostri innocui di Beetlejuice e al triste eroe di Edward mani di forbice. Grafica raffinata, originali effetti nel movimento come nell’atmosfera, suggestiva colonna musicale (Danny Elfman) cui non è estranea la lezione di Kurt Weill. Nell’edizione italiana la voce di Jack è di Renato Zero.

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A Christmas CarolA Christmas Carol (2)USA 2009GENERE: Fant. DURATA: 90′ FOTOGRAFIA: 3D VISIONE CONSIGLIATA: RAG.CRITICA: 3 PUBBLICO: 3REGIA: Robert ZemeckisATTORI: Jim Carrey, Robin Wright Penn, Gary Oldman, Colin Firth, Bob Hoskins
La storia – dal primo (1843) e più celebre dei 5 Racconti di Natale di Dickens – è nota: il vecchio, arido e avaro Scrooge viene visitato la notte di Natale da tre spiriti: uno gli mostra i Natali passati, uno quello presente, il terzo quello futuro, quando sarà morto. Più volte portato sullo schermo, e in tutte le salse, ha indotto Zemeckis a utilizzare per la terza volta la motion capture (l’ormai nota tecnica che permette di riprendere gli attori con cineprese computerizzate che li trasformano in personaggi di animazione tridimensionali) per farne una trasposizione supertecnologica. Il risultato – non adatto ai più piccoli – è strabiliante. Del racconto Zemeckis attenua i significati morali, ne esalta lo spirito gotico, vi aggiunge l’analisi della Londra della rivoluzione industriale e crea risvolti freudiani nella questione di fondo: perché Scrooge è così malvagio? Realizzato dalla ImageMovers di Zemeckis & soci in partnership con la Disney. Belle musiche di Alan Silvestri. Impressionante Carrey in 8 personaggi; l’edizione italiana (con Roberto Pedicini, Maura Vespini e Roberto Morville in testa) non sfigura.