impresenziato
Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti
DIREZIONE GENERALE PER LE INVESTIGAZIONI FERROVIARIE
Prof. DGIF/DIV2/ 85_/2013 /7.1 -9/Uscita
Roma, 28 febbraio 2013
All’Agenzia Nazionale
per la Sicurezza delle Ferrovie
Piazza della Stazione, 45
50123 FIRENZE
Oggetto: Relazione finale d’indagine della Commissione ministeriale costituita con Decreto Dirigenziale n. 17 del 17/07/2012, relativa all’incidente ferroviario occorso il 14/07/2012, in ingresso a PM Lavino (BO), sulla linea Bologna- Piacenza, consistente nello svio del treno 2885 dell’impresa ferroviaria Trenitalia. Raccomandazioni di sicurezza della Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie.
In riferimento all’oggetto, si avvisa che copia della Relazione d’indagine relativa all’accadimento inparola è disponibile alla pagina del sito internet istituzionale di questo Ministero, www.mit.gov.it, sezione “Ministero » Altri Organismi e Istituzioni » Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie » Link ai documenti della categoria”.
Tenuto conto delle eventuali iniziative già opportunamente intraprese, in merito, la scrivente Direzione Generale fornisce le seguenti raccomandazioni di sicurezza, ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. n.162/07. Codesta Agenzia vorrà, nel rispetto del dettato del medesimo D.Lgs., tenere informata questa Direzione Generale delle azioni che verranno, eventualmente, poste in essere, coerenti con dette raccomandazioni.
In particolare, si raccomanda all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, di adoperarsi affinché RFI:
l) sensibilizzi le proprie strutture ed il proprio personale interessato, al rispetto delle disposizioni concernenti la manutenzione degli enti di piazzale, con particolare riguardo, ai casi in cui si rende necessario, per la particolarità degli interventi, la esclusione dall’esercizio del tratto sottoposto a cura manutentiva e di conseguenza istruisca il personale addetto alle operazioni di manutenzione a tenere comportamenti rigidamente rispettosi del Sistema di gestione delle manutenzioni. Quest’ultimo deve contemplare metodi operativi effettivamente coerenti con le condizioni di utilizzo dell’infrastruttura e degli impianti e deve chiarire sotto quali requisiti restrittivi possa essere mantenuto l’esercizio in correlazione alle varie tipologie di manutenzione; quanto detto anche al fine di poter avere evidenza e tracciabilità delle condizioni di esercizio sotto le quali si è svolta ciascuna operazione di manutenzione;
2) studi una procedura che si autoprotegga e cioè a sicurezza intrinseca, volta ad impedire che il personale addetto alle operazioni di manutenzione operi senza esplicito consenso del DCO, con particolare riferimento ai posti operativi impresenziati. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione disponibile all’indirizzo internet prima indicato.
Il Direttore Generale
«Il burocratese per me era simboleggiato da un cartello che avevo letto alla stazione di Firenze: “Questo sportello rimane impresenziato dalle 13 alle 15”. Ma non era più semplice dire che lo sportello rimaneva chiuso?». Così Antonio D’Orrico, riandando indietro di vent’anni, in un articolo sul “Corriere della Sera. Magazine” (3 settembre 2008) che apriva un’inchiesta sull’Italiano ai tempi degli sms. Oggi gli sportelli impresenziati non sono forse così numerosi come un tempo, ma altri luoghi impresenziati, come stazioni (ferroviarie), caselli (ferroviari), scali, passaggi a livello, treni, tram, impianti, varchi, valichi, distributori, service point, uffici (movimento), reparti, postazioni, posti (operativi) o altro, godono di largo favore. Non sarebbe il caso di definirli incustoditi? Suggeriscono forse derelitti o abbandonati?
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Per la burocrazia è impresenziato. #Dillopiùfacile: incustodito. http://bit.ly/15DI4zI