Pindemonte Ippolito, Poesie campestri
Scritte nel 1785, uscirono in edizione definitiva nel volume Le poesie e le prose campestri (1817). L’opera comprende nove componimenti in metri vari, di tono elegiaco, mediato da poeti come Gray, Gessner, Thompson e l’italiano Bertola. I temi prevalenti sono: la vita solitaria della campagna, in cui l’uomo ritrova la propria unità interiore minacciata dai condizionamenti della società; il colloquio con la luna e, soprattutto, l’invocazione alla malinconia «ninfa gentile», stato d’animo necessario al poeta per cogliere l’armonia del creato; in sintesi, la contemplazione della natura che svela la decadenza del mondo contemporaneo e rende vane le illusioni giovanili (intuizione questa che diverrà cara a Leopardi).
Testo di riferimento: I. Pindemonte, Poesie e prose campestri, a cura di A. Ferraris, Torino, Fògola, 1990.