Alle sue poesie Ariosto lavorò soprattutto nel primo decennio del Cinquecento, anche se pochissimi componimenti sono databili con sicurezza. Pubblicate postume nel 1546, le Rime comprendono cinque canzoni, quarantuno sonetti, dodici madrigali, ventisette capitoli e due egloghe. La lirica ariostesca si colloca nelle coordinate del petrarchismo cortigiano della seconda metà del secolo XV, ma tende anche a un recupero diretto del Petrarca, in una direzione che sarà la stessa di Bembo. Molte delle rime sono state scritte per Alessandra Benucci.

Testo di riferimento: L. Ariosto, Opere minori, a cura di C. Segre, Milano-Napoli, Ricciardi, 1954.