Il poemetto (scritto nell’arco di tempo compreso tra il 1874 e il 1887 e diviso in capitoli) fu pubblicato dapprima insieme alle Rime nuove (1887), successivamente nel 1894. Ispirandosi alle brevi rappresentazioni di balli e musiche che servivano a riempire le pause tra un atto e l’altro dei drammi, il componimento doveva segnare il passaggio da Giambi ed Epodi alle Rime nuove e alle Odi barbare, elemento di raccordo tra le accese polemiche delle prime raccolte e la contemplazione del bello classico delle ultime.

Testo di riferimento: G. Carducci, Tutte le poesie, a cura di C. Del Grande, Milano, Bietti, 1967 [testo Edizione Nazionale, Bologna, 1935-40].