Dialogo di Torquato Tasso, scritto nel 1592, pubblicato postumo nel 1666. In esso viene discussa la definizione dell’arte, prendendosi in esame la relazione tra arte e natura, e soffermandosi sull’arte poetica. Sulla scorta dell’influsso del pensiero platonico si sostiene che le arti devono essere rivolte a un fine e servire alla costruzione d’una filosofia. Interlocutori sono Cristoforo Landino (1424-1498) e Marsilio Ficino (1433-1499), ambedue esponenti dell’indirizzo neoplatonico del Rinascimento fiorentino: il dialogo, a differenza di quanto era consuetudine in Tasso, non è ambientato nel mondo contemporaneo, ma nel Quattrocento.

Testo di riferimento: T. Tasso, Dialoghi, a cura di E. Raimondi, Firenze, Sansoni, 1958.