L’Appendice alle Novelle per un anno venne pubblicata postuma e contiene ventisei novelle, escluse da Pirandello dal piano generale della sua raccolta. Al 1884 risale la prima pubblicazione del «bozzetto siciliano» Capannetta; al 1892 quella di La ricca; al 1894 quelle di L’onda, di La signorina, di L’amica delle mogli (da cui l’autore aveva tratto nel 1927 il dramma L’amica delle mogli) e di I galletti del bottajo; al 1895 quelle di Il «no» di Anna (di cui una diversa stesura era stata pubblicata nel 1906, col titolo Lillina e Mita), di Il nido e della prima parte di Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me; al 1896 quelle di Chi fu?, di Natale sul Reno e di Sogno di Natale; al 1897 quelle della seconda e della terza parte di Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me, di Le dodici lettere, di Creditor galante, e di La paura (il cui argomento era già stato affrontato nell’atto unico La morsa); al 1898 quella di La scelta; al 1900 quella di Alberi cittadini e di Prudenza; al 1903 quella di La signora Speranza (da cui, oltre che dall’altra novella Non è una cosa seria, inclusa nella raccolta La giara, l’autore aveva tratto nel 1918 il dramma Ma non è una cosa seria); al 1905 quella di La messa di quest’anno; al 1906 quella della quarta parte di Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me; al 1909 quella di Stefano Giogli, uno e due (che costituisce il primo nucleo narrativo poi sviluppato dall’autore nel romanzo Uno, nessuno e centomila); al 1912 quella di Maestro Amore; al 1915 quella della novella Colloquii coi personaggi (tenuta presente nell’elaborazione del dramma Sei personaggi in cerca d’autore); al 1916 quella di I due giganti; al 1919 quella di Frammento di cronaca di Marco Leccio. Inedita era invece Sgombero, la cui stesura risale al 1933.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Novelle per un anno, a cura di M. Costanzo, III, Milano, Mondadori, 1990.