Charles Trenet
Il più grande cantautore francese di tutti i tempi nasce a Narbona, sud della Francia, nel 1913 da famiglia benestante, suo padre è notaio e violinista per diletto. Si diploma a Perpignan, poi prosegue gli studi a Berlino e a Parigi. Inizia la carriera artistica come decoratore scenografo e nel frattempo comincia a scrivere canzoni. Nel ’33 si esibisce in duo assieme a Johnny Hess, che scrive la musica, e incide una dozzina di 78 giri, ma il servizio militare mette fine al sodalizio. Nel ’37 scrive Je chante, un’allegra canzone che però parla di un suicidio e da quel momento grazie anche a Maurice Chevalier, che diventa il suo mentore, scatta la vera e propria attività di autore e interprete. Con Boum, uno dei suoi classici più noti, vince il Premio del Disco nel ’38 diventando famoso col nomignolo “Fou Chantant” (cantante folle). Si veste sempre di chiaro, porta il cappello indietro a mostrare fronte e capelli biondi, sorride e ammicca di continuo, salta sul pianoforte, sembra un po’ stupidello, invece è un genio. I temi trattati nelle sue canzoni sono i più vari: dal Surrealismo di certi versi, al Jazz, lo Swing, il Valzer, il Tango delle musiche. Impossibile inserirlo in un filone tipologico, Trenet è un vulcano: dalla metà degli anni 40 fino a tutti i 50 scrive una serie di capolavori che passano alla storia della musica popolare francese. Bastano alcuni titoli per rendersene conto: La mer, Douce France, Revoir Paris, Mélimontant, Que reste-t-il de nos amours, L’ame des poètes, Coin de rue, Le jardin extraordinaire. Naturalmente gli Stati Uniti lo richiedono e anche lì diventa un vero e proprio mattatore, ma è l’Europa tutta, compresa l’Italia, il suo grande palcoscenico. Negli anni 60 incappa in una brutta accusa di sospetta pedofilia ma ne viene fuori indenne, e passata anche l’invasione della musica cosiddetta yè-yè, torna in scena fino a tutto il ’99 quando si esibisce per l’ultima volta alla Salle Pleyel di Parigi. L’anno prima era stato insignito della Legion d’Onore da Jacques Chirac. «Non conosco la musica, ma la musica conosce me» dichiara in un’intervista, e se si pensa che ha scritto più di mille canzoni, dev’essere proprio vero. Il 17 febbraio del 2001, in un ospedale di Creteil a due passi dalla sua Parigi, muore a 84 anni per un attacco cerebrale. Tutta la Francia si ferma per i funerali e Henri Salvador per l’occasione dichiara: «Trenet era il Re Sole della canzone francese, merita esequie di Stato».
Intégrale Charles Trenet
Frémeaux & Associés, 2009, 14 CD (7 voll.) – ★★★★★
Un’opera monumentale distribuita in tredici anni, dal 1996 al 2009, che contiene praticamente tutta la produzione di Trenet. Un prodotto perfetto per gli amanti del genere. Per chi, invece, volesse farsi un’idea della sua grandezza, basta scegliere a caso uno dei 7 volumi. Provare per credere.
Canzone: Boum!
Car mon amour est plus vif que l’éclair
Plus léger qu’un oiseau, qu’une abeille
Et s’il fait boum, s’il se met en colère
Il entraîne avec lui des merveillesBoum!
Le monde entier fait boum
Tout avec lui dit boum
Quand notre coeur fait boum-boum
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