Van Morrison | It’s Too Late To Stop Now… (1974)
Definito la più bella voce “bianca” di Blues e R&B, Van Morrison (Belfast, 1945) sin da ragazzino cresce ascoltando Blues, Jazz e musica nera. Fa la classica gavetta girando locali e localini di tutta l’Inghilterra e l’Irlanda del Nord insieme al suo gruppo, i Them, combo di R&B fondato nel 1964. Nel 1965 il singolo Baby Please Don’t Go entra nella Top Ten inglese; seguono altri singoli di successo tra cui Gloria, destinata a diventare uno dei brani leggendari della storia del Rock. Un tour americano non va bene e tornato in Irlanda, verso la fine del 1966, Morrison scioglie il gruppo. La carriera solista comincia in modo bizzarro, quando il suo manager decide di pubblicare alcune demo di studio e alcuni brani già compresi nell’album Blowin’ Your Mind! senza il consenso dell’artista. Nonostante l’arrabbiatura, Morrison beneficia di un inaspettato successo quando il singolo Brown Eyed Girl entra nella Top Ten statunitense. Si trasferisce allora negli USA, prima a Woodstock, dove frequenta The Band e Bob Dylan, ricavandone l’ispirazione per il disco più bello di sempre (Moondance), e quindi in California. I suoi dischi della prima metà degli anni 70 proseguono l’esplorazione di una visione R&B, Jazz e Soul, con i risultati migliori della sua lunga carriera discografica. Non altrettanto bene va la seconda metà del decennio perché Morrison si trascina stancamente. Tornato a vivere in Irlanda, solo dagli anni 80 ritrova ispirazione e motivazione con dischi dal profondo contenuto spirituale e ricchi di ricerca musicale.
It’s Too Late To Stop Now…
WB, 1974 – 2 LP live – ★★★★★
Giustamente considerato uno dei migliori dischi dal vivo di tutti i tempi, è un concentrato di energia pura, R’n’R vibrante e irresistibile R&B. Accompagnato dalla sua Caledonia Soul Orchestra, che suona anche nei due dischi precedenti, Morrison rivisita tutta la sua carriera, dalle hit coi Them a Caravan, quasi 10 minuti di prodezze vocali. Da sottolineare ancora l’intensità, degna del miglior James Brown, di I’ve Been Working, da questo momento uno dei suoi cavalli di battaglia dal vivo, e la cover di Bring It On Home To Me, presa in prestito dal grande Sam Cooke. C’è spazio anche per lunghe parentesi sommesse e intimiste (Cyprus Avenue) e per il blues I Just Want To Make Love To You di Willie Dixon.
Canzone: Cypress Avenue
Well, I’m caught one more time
Up on Cyprus Avenue
Caught one more time
Up on Cyprus AvenueAnd I’m conquered in a car seat
Not a thing that I can do
I may go crazy
Before that mansion on the hillI may go crazy
Before that mansion on the hill
But my heart keeps beating faster
And my feet can’t keep still