Questa sera, su Iris ore 21:00, Il Morandini consiglia:

Il curioso caso di Benjamin Button
The Curious Case of Benjamin Button
USA 2008
GENERE: Dramm. DURATA: 166′ VISIONE CONSIGLIATA: T
CRITICA: 2,5 PUBBLICO: 4
REGIA: David Fincher
ATTORI: Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Julia Ormond, Jason Flemyng

Quando Benjamin Button nasce, a New Orleans il giorno prima della fine della Grande Guerra, è un neonato di 90 anni (è affetto da sindrome di Hutchinson-Gilford). E la sua vita va all’indietro: più passa il tempo, più ringiovanisce. E per tutta la sua durata insegue con gioia e con atroce dolore il grande amore della sua vita, la ballerina Daisy, con la quale passa anni indimenticabili quando sono coetanei, dalla quale si allontana quando lui è giovane e prestante e lei vecchia, alla quale torna per morire, di nuovo neonato. A parte lo straordinario lavoro fatto dai truccatori e in digitale, soprattutto su Pitt, il racconto breve (1922, nella raccolta “L’età del jazz”) di F. Scott Fitzgerald – che a sua volta si era ispirato a una frase di Mark Twain: “La vita sarebbe infinitamente più felice se solo potessimo nascere a 80 anni e gradualmente raggiungere i 18” – sullo schermo perde molto del suo fascino, delude, sfiora talvolta l’involontario ridicolo, e, soprattutto, è lento e prolisso nell’eccessiva quantità di preamboli e finali, come un interminabile flashback un po’ melenso. E la Storia mondiale è lasciata troppo sullo sfondo. 13 candidature all’Oscar, 3 statuette (scenografia, trucco ed effetti visivi).

AUTORE LETTERARIO: Francis Scott Fitzgerald

La recensione del film è tratta da:
il Morandini 2018
a cura di Laura Morandini, Luisa Morandini, Morando Morandini
Zanichelli editore