Il primo uomo
Il film di oggi è: Il primo uomo
Questa sera, su RaiStoria ore 21:10, Il Morandini consiglia:
Il primo uomoLe Premier hommeFr.–It.–Alg. 2011GENERE: Dramm. DURATA: 100′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 4 PUBBLICO: 3REGIA: Gianni AmelioATTORI: Jacques Gamblin, Nino Jouglet, Maya Sansa, Catherine Sola, Denis Podalydès
Fra i rottami dell’auto in cui a 46 anni, vicino a un paese della Borgogna, Albert Camus morì il 4 gennaio 1960, fu trovata la stesura incompiuta di Il primo uomo. Dopo un meticoloso lavoro filologico, sua figlia Catherine lo fece pubblicare nel 1994. Era un romanzo, largamente autobiografico, in cui il protagonista Jacques Cormery torna in Algeria (dov’era nato) sulle tracce del padre, morto durante la guerra 1914-18. Ripercorre la prima parte della sua vita: l’infanzia povera, le amicizie, i sogni. Nel suo 9° film per il cinema, Amelio sceglie il libro postumo di Camus per via di alcune coincidenze tra la sua storia in Algeria e la propria in Calabria: la dignitosa povertà, lo stesso sole e mare mediterraneo, il padre appena intravisto, la madre adorata, la nonna cattiva. “Diciamo che è stato incoraggiante raccontare la propria autobiografia seguendo quella di un altro”. Amelio smorza per discrezione, ma c’è qualcosa di speciale in questo processo di affinità e compenetrazione tra letteratura e cinema. L’azione si svolge fra il 1924 e il 1957, quando è in atto la lotta per la liberazione dell’Algeria. In Francia si combatterono due posizioni: la destra voleva l’Algeria francese; la sinistra – Sartre e altri intellettuali – sosteneva l’Algeria agli algerini. Camus sta nel mezzo: è per la liberazione, ma per una soluzione politica, contro le violenze della lotta. Girato in Algeria, scritto e diretto con amore e rispetto. Con umiltà, dice Amelio. Interpreti scelti e diretti con cura. Menzione particolare al piccolo Jouglet e alla Sansa che diventa sempre più brava. Fotografia di Yves Cape. Prodotto per l’Italia da Cattleya e Rai Cinema. Distribuisce 01.
AUTORE LETTERARIO: Albert Camus