sosia / anfitrione
sosia / anfitrione /
La parola di oggi è: sosia / anfitrione
Sai perché si dice “che pandemonio!” o “un pranzo pantagruelico”? Continua il viaggio della Parola del giorno tra parole e locuzioni nate da opere letterarie e teatrali o derivate dai loro personaggi.
so–sia
sòṣia 🔊 / ˈsɔzja /
[ dal fr. sosie, lat. Sōsia(m), dal gr. Sōsías, n. di schiavo assai frequente nella commedia antica, servo di Anfitrione nell’omonima commedia di Plauto (254 ca.-184 a.C.) e Molière (1622-1673) ☼ 1848 ]
s. m. e f. inv.
sòṣia 🔊 / ˈsɔzja /
[ dal fr. sosie, lat. Sōsia(m), dal gr. Sōsías, n. di schiavo assai frequente nella commedia antica, servo di Anfitrione nell’omonima commedia di Plauto (254 ca.-184 a.C.) e Molière (1622-1673) ☼ 1848 ]
s. m. e f. inv.
❖ persona che somiglia tanto a un’altra da poter essere scambiata per essa:
Carlo sembra il tuo sosia; Francesca sembra il sosia (o la sosia) di Anna
Carlo sembra il tuo sosia; Francesca sembra il sosia (o la sosia) di Anna
an–fi–tri–o–ne
♣anfitri̱óne 🔊 / anfitriˈone /
[ dal n. dell’ospite fastoso protagonista della commedia Amphitryon di Molière (1622-1673), che riprende l’Anphitruo di Plauto (254 ca.-184 a.C.) ☼ 1827 ]
s. m. (f. -a)
♣anfitri̱óne 🔊 / anfitriˈone /
[ dal n. dell’ospite fastoso protagonista della commedia Amphitryon di Molière (1622-1673), che riprende l’Anphitruo di Plauto (254 ca.-184 a.C.) ☼ 1827 ]
s. m. (f. -a)
❖ per anton. padrone di casa generoso e ospitale