esacerbare
esacerbare /
La parola di oggi è: esacerbare
e–sa–cer–ba–re
♣eṣacerbàre 🔊 / ezatʃerˈbare /
[ vc. dotta, lat. exacerbāre, comp. di acerbāre col pref. ex- rafforz. ☼ sec. XIV ]
♣eṣacerbàre 🔊 / ezatʃerˈbare /
[ vc. dotta, lat. exacerbāre, comp. di acerbāre col pref. ex- rafforz. ☼ sec. XIV ]
A
v. tr. (io eṣacèrbo)
1
❖ inasprire, acuire: esacerbare un dolore, una pena
❖ est. aggravare: esacerbare una infezione
2
❖ fig. irritare, esasperare: esacerbare l’animo con parole offensive
B
eṣacerbàrsi v. intr. pron.
❖ inasprirsi, esasperarsi; aggravarsi: gli animi si esacerbarono; La sua disperazione si esacerbò (F. De Roberto)
❖ est. aggravarsi
❖ est. aggravarsi
Sfumature:
esacerbare – inasprire – acuire
Il rendere qualcosa più duro, più crudele, più grave si dice esacerbare: il verbo può essere riferito a qualcosa di fisico, come un dolore o un’infezione o a qualcosa di immateriale, come una pena, una sofferenza morale, un sentimento negativo. In riferimento a cose immateriali esacerbare può essere sostituito da inasprire, che si usa soprattutto in riferimento a condizioni dell’animo, punizioni e altri strumenti disciplinari. Acuire ha uguale significato ma, a differenza dei verbi precedenti, si riferisce esclusivamente a sensazioni fisiche ed emotive e non a situazioni esterne al soggetto.
Il rendere qualcosa più duro, più crudele, più grave si dice esacerbare: il verbo può essere riferito a qualcosa di fisico, come un dolore o un’infezione o a qualcosa di immateriale, come una pena, una sofferenza morale, un sentimento negativo. In riferimento a cose immateriali esacerbare può essere sostituito da inasprire, che si usa soprattutto in riferimento a condizioni dell’animo, punizioni e altri strumenti disciplinari. Acuire ha uguale significato ma, a differenza dei verbi precedenti, si riferisce esclusivamente a sensazioni fisiche ed emotive e non a situazioni esterne al soggetto.