La parola di oggi è: ingerenza / ingerire

in–ge–ren–za
ingerènza 🔊 / indʒeˈrɛntsa /
[ dal part. pres. di ingerire  1596 ]

s. f.
❖ intromissione spec. non richiesta e non gradita in cose che non dovrebbero riguardare: non ammetto ingerenze d’altri riguardo le mie decisioni; ingerenza legittima, indebita; ingerenza diretta, indiretta



in–ge–ri–re
ingerı̀re 🔊 / indʒeˈrire /
[ vc. dotta, lat. ingĕrere ‘portare dentro’, comp. di in- ‘dentro’ e gĕrere ‘portare’, di etim. incerta, con passaggio a diversa coniug. av. 1498 ]

A

v. tr. (pres. io ingerìsco, tu ingerìsci; part. pass. ingerìto, † ingèsto)

1

❖ mandare giù nello stomaco
Sin. ingoiare

2

❖ † introdurre

3

❖ fig. † insinuare, suscitare: ingerire un dubbio, un sospetto


B

ingerı̀rsi v. intr. pron.

❖ intromettersi, immischiarsi indebitamente in questioni altrui: ingerirsi nei segreti, nei fatti altrui; ingerirsi nella politica interna di uno Stato
Sfumature:
ingerire – ingoiare – ingurgitare
Si dice ingerire il mandar giù nello stomaco una sostanza solida o liquida. L’azione definita da ingerire è generica, mentre ingoiare è il mandar giù inghiottendo rapidamente. Ingurgitare aggiunge all’atto di inghiottire rapidamente una sfumatura di ingordigia.