orrore / orrorifico
La parola di oggi è: orrore / orrorifico
Parole da brividi! In attesa della “spaventosa” festa di Halloween, continua il percorso della Parola del giorno sul tema della paura.
♦orróre 🔊 / orˈrore /
[ vc. dotta, lat. horrōre(m), da horrēre. V. ☼ 1294 ]
s. m.
❖ forte sensazione di ribrezzo, ripugnanza o raccapriccio: la sanguinosa strage ha destato profondo orrore in tutti noi; sento orrore per il sangue; ho orrore del sangue
avere in orrore qlcu. o qlco., detestare
❖ est. ciò che provoca tale sensazione: gli orrori della guerra; un luogo pieno d’orrori
film, romanzo dell’orrore, quello il cui contenuto è prevalentemente costituito da immagini, scene e situazioni che provochino paura, raccapriccio, ripugnanza
❖ lett. timore profondo: tremito d’orrore; un orrore superstizioso
sacro orrore, reverenziale timore relativo alla divinità e a certe sue manifestazioni
❖ fig. sentimento di rifiuto, di avversione: ho orrore della miseria
❖ iperb. persona o cosa molto sgradevole o brutta: che orrore quel film!
❖ poet. tenebrosità, oscurità: raro un silenzio, un solitario orrore / d’ombrosa selva mai tanto mi piacque (F. Petrarca)
Orrore è una sensazione violenta di ripugnanza, di raccapriccio dinanzi a fatti o cose che turbano profondamente la sensibilità. Significato analogo ha ribrezzo, termine che esprime tuttavia una ripugnanza che è conseguenza più di una reazione di schifo che non di rigetto morale. Fobia è propriamente una paura che appare eccessiva e immotivata, ma in questo contesto si richiama piuttosto per il suo significato di forte avversione verso qualcuno o qualcosa. Sfumature: ☞ paura, ☞ sgomento 1
orrorı̀fico 🔊 / orroˈrifiko /
[ comp. di orror(e) e -fico ☼ 1961 ]
agg. (pl. m. -ci)
❖ raro orribile
Cfr. orrifico