La parola di oggi è: solenne / austero
♦solènne //
[vc. dotta, dal lat. sollĕmne(m), comp. di sŏllus ‘tutto’ e di un corradicale di ănnus ‘anno’; propr. ‘ricorrente ogni anno’ ☼ sec. XIII]
agg.
1 Che si celebra con cerimonia particolare: festa, funzione, benedizione, solenne | Messa solenne, cantata | Voto solenne, che si svolge secondo le formalità prescritte dai canoni | Giorno solenne, in cui ricorre una festività | Abito solenne, da cerimonia | Che si compie con grande cerimoniale: adunanza, seduta, ricevimento, solenne; giuramento, encomio, solenne.
2 Formale: negozio giuridico solenne.
3 (lett.) Insigne, eccellente: fammi in tra gli altri, o gloria, sì solenne / ch’io batta insino al ciel teco le penne (A. POLIZIANO).
4 (iron.) Insigne, emerito: sei un solenne briccone; è un solenne bugiardo | Molto forte, grave e sim.: schiaffo, castigo, bastonata, solenne.
5 Imponente, serio, maestoso: aspetto, aria, portamento, solenne; parlare con tono solenne.
6 †Squisito, detto di vino: bevitore e vago de’ vini solenni (G. BOCCACCIO).
7 (mus.) Indicazione di movimento prescrivente una esecuzione grave e grandiosa.
|| solenneménte, avv.
SFUMATURE ►austero.
♣austèro //
[vc. dotta, lat. austēru(m), dal gr. austērós ‘duro, aspro’, da avvicinare ad âuos ‘secco’ ☼ sec. XIII]
agg.
1 Che rivela una rigida e severa norma di vita: carattere, aspetto, costume, comportamento austero; vita, disciplina, morale, austera | Un palazzo austero, dalle linee essenziali, severe.
2 (raro) Aspro, secco, asciutto, detto di sapore | Vino austero, vino di pregio la cui morbidezza è piacevolmente interrotta da un leggero sapore astringente | Clima austero, rigido, inclemente.
|| austerétto, dim.
|| austeraménte, avv.
SFUMATURE
austero – compassato – solenne
Chi si ispira a una norma di vita severa, che si traduce in serietà e sobrietà di comportamenti si definisce austero. Anche compassato definisce un modo si comportarsi alieno da ogni manifestazione particolarmente esuberante, ma suggerisce più un controllo volontario che non una naturalezza delle proprie maniere. Nel caso in cui insieme alla serietà, alla sobrietà si intenda descrivere anche un’idea di imponenza, di maestosità si ricorre al termine solenne.