Area | Arbeit Macht Frei (1973)
Il gruppo italiano più importante e talentuoso degli anni 70. Patrick Djivas (basso, 1947) e Giulio Capiozzo (batteria, 1946-2000) coinvolgono da subito Demetrio Stratos (voce, 1945-1979) e in seguito Victor Edouard Busnello (sax), Johnny Lambizzi (chitarra) e Patrizio Fariselli (tastiere, 1951). Dopo lo scioglimento Capiozzo, a suo tempo già protagonista nei leggendari Bobo’s Band, prosegue con una formazione Jazz a nome Area II incidendo Area II (Gala, 1986, ***) e City Sound (Gala, 1987, ***). Fariselli esordisce da solista con Antropofagia (Cramps, 1977, ***) e anni dopo fa uscire Lupi sintetici e strumenti a gas (Curved Light, 2001, **) a cui seguono Area variazioni per pianoforte (Curved Light, 2005, ***), Acqua liquida suite (Curved Light, 2007, ***) e Notturni (Curved Light, 2008, ***). Ares Tavolazzi (1948) da parte sua accompagnerà per molti anni dal vivo Guccini dedicandosi poi al Jazz al fianco di Enrico Rava e tanti altri musicisti. Da solista incide Kars (Artis, 1989, ***) e Sette veli intorno al re (Sony, 2004, **) insieme a Michele Fedrigotti e Riccardo Sinigaglia. Paolo Tofani (1944), già nei Samurai e Califfi, torna dall’Inghilterra per prendere parte al gruppo Area. Incide Electric Frankestein (Cramps, 1976, ***) e Indicazioni (Cramps, 1977, ***), Rock Exibition (Cramps, 1979, ***) con Mauro Pagani e Demetrio Stratos, Un gusto superiore (Iskon, 1980, **) e Un altro universo (Musica divina, 1983, **), entrambi con Claudio Rocchi. Da solista Tofani, che diventa un devoto Hare Krishna, realizza un buon numero di album strumentali. Dal 2009 Tofani, Fariselli e Tavolazzi danno vita a una reunion più stabile che li vede sul palco in molte città italiane e perfino a Tokyo.
Arbeit Macht Frei
Cramps, 1973 – ★★★★★
È il testamento del Pop italiano anni 70. Un debutto che mette in mostra tutte le potenzialità espressive di un gruppo formato da elementi con esperienze opposte e contrastanti tra loro: Jazz (Djivas, Fariselli e Capiozzo), canzone (Stratos), Rock (Tofani). La dirompente Luglio, agosto, settembre (nero) sintetizza in soli quattro minuti le varie anime dei componenti, pronte a mettersi in discussione nella sperimentazione elaborando un nuovo stile musicale. La voce di Stratos si aggiunge e si amalgama all’organico strumentale nella ricerca di un risultato collettivo. Insuperabile e irripetibile.
Canzone: Luglio, agosto, settembre (nero)
Gente scolorata quasi tutta eguale
la mia rabbia legge sopra i quotidiani.
Leggi nella storia tutto il mio dolore
vedi la mia gente che non vuol morire.
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