Cantante, autore, produttore, musicista, attore e quant’altro, David Robert Jones (Brixton, 1947) è uno degli artisti Pop più influenti del ventesimo secolo. Nella sua carriera ricchissima di impegni, successi, variabili e collaborazioni, Bowie ha cavalcato come nessun altro l’onda dell’ambiguità e della provocazione, spaziando tra i linguaggi, compresa l’arte figurativa: la sua curiosità è stata fin dai primordi un formidabile carburante espressivo.

 

The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And the Spiders From Mars
RCA, 1972 – ★★★★★

Ziggy Polveredistelle, creatura aliena dall’indecifrabile DNA sessuale, è il nocciolo di questo disco-manifesto dell’Art Rock anni 70. David Bowie ne indossa i panni “glamour” spingendo l’acceleratore (con la sua band, gli Spiders from Mars) sul decadentismo, sul Glam alla Marc Bolan, sull’estetismo alla Oscar Wilde. Ne escono canzoni dall’impatto dirompente, teatrali e umorali, che coniugano riff chitarristici con agrodolci partiture sinfoniche. Da Starman a Suffragette City si susseguono invenzioni sul filo del paradosso, ma ad emergere è soprattutto il R’n’R: fino alla spietata autoeliminazione in chiave Blues di Rock’n’Roll Suicide.

 

Canzone: Ziggy Stardust

Ziggy played guitar, jamming good with Wierd and Gilly,
And The Spiders from Mars.
He played it left hand, but made it too far,
Became the special man,
Then we were Ziggy’s Band.