Joni Mitchell | Blue (1971)
Canadese dello Stato di Alberta, Roberta Joan Anderson (1943) prende il nome con cui è conosciuta dal marito Chuck Mitchell, folk singer americano sposato dopo una relazione-lampo nel ’65 (un matrimonio durato ben poco). Inizia dalla scena del Village newyorkese, compone per Judy Collins (Both Sides Now), per debuttare poi discograficamente sulla costa ovest. David Crosby e Stephen Stills sono tra i suoi padrini (al fianco di Joni anche all’esordio su vinile). Presto mostrerà il suo talento come autrice e interprete, per una serie di album lodati anche per la capacità di superare i limiti della canzone. Le esplorazioni nel Jazz e le collaborazioni con grandi artisti ne eleveranno ulteriormente lo status. Dagli anni 90 la produzione e la presenza sul mercato si fanno più rarefatti: numerosi i premi ricevuti, mentre si dimostra di particolare impegno e valore la parallela carriera nella pittura.
Blue
Reprise, 1971 – ★★★★★
Uno dei capolavori assoluti della generazione westcoastiana. Joni Mitchell compone una serie di brani introspettivi, autoanalitici, dove i suoni austeri delle sue radici Folk sono lo specchio fedele dell’anima. Canzoni come All I Want, California o la stessa Blue sono i vertici dell’artista, che si giova di accompagnatori di lusso, James Taylor e Stephen Stills su tutti. Nonostante il disco sia così asciutto e di francescana povertà, il mercato lo premia: e Joni Mitchell con la sua chitarra acustica, il dulcimer, la voce calma, mai urlata, entra sorprendentemente in classifica.
Canzone: All I Want
Oh I hate you some, I hate you some
I love you some
Oh I love you when I forget about me
I want to be strong I want to laugh along
I want to belong to the living
Alive, alive, I want to get up and jive
I want to wreck my stockings in some jukebox dive
Do you want, do you want, do you want
To dance with me baby
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