Conclusa l’avventura nei Birthday Party, l’australiano Nick Cave (1958) forma a Berlino i Bad Seeds, band multiforme in cui l’accompagnano il fidato Mick Harvey e l’amico Blixa Bargeld (Einstürzende Neubauten), poi sostituito da Warren Ellis (Dirty Three). All’etichetta di autore maledetto, di rocker scuro e sulfureo, affiancherà quella di scrittore, poeta e romanziere (pubblicato anche in Italia): Nick farà capolino anche nei cinema, come attore in piccole parti e per alcune colonne sonore. L’ultima a cui ha contribuito, uscita nell’aprile 2012 (Lakeshore Records), è stata composta insieme al fido Ellis per il film ‘Days of Grace’ del regista messicano Everardo Valerio Gout. Da segnalare anche la sceneggiatura, e le musiche, per il film ‘Lawless’, di John Hillcoat, presentato al Festival di Cannes 2012. Tra le attività collaterali, anche il brillante side-project dei Grinderman.

 

Push The Sky Away
Bad Seed Ltd., 2013 – ★★★

In copertina appare con la moglie e modella Susie Bick in un’immagine che ricorda quelle della coppia John Lennon-Yoko Ono. Nelle canzoni fa di tutto per dimostrare che i Bad Seeds hanno ancora qualcosa da dire a quasi trent’anni dall’esordio. Primo album del gruppo senza Mick Harvey, Push The Sky Away segna un brusco allontanamento dal Rock viscerale vomitato negli ultimi anni con Bad Seeds e Grinderman. Le canzoni sono scarne, fino a sembrare quasi abbozzi. Il suono è minimale, con tocchi di elettronica. La scrittura rimanda al periodo a cavallo fra anni 90 e Duemila. La tensione è trattenuta. Il ‘Guardian’ lo descrive come un incrocio fra Leonard Cohen e James Blake: ben detto.

 

Canzone: Jubilee Street

On Jubilee street there was a girl named Bee
She had a history, but she had no past
When they shut her down the Russians moved in
Now I am too scared I am too scared to even walk on past

 

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