Composta in tre settimane a Pisa nel luglio del 1745 per insistenza di Cesare d’Arbes (il Pantalone della compagnia Medebach), la commedia Il frappatore fu rappresentata a Livorno nello stesso anno con il titolo più popolare di Tonin bella grazia. Si tratta di una commedia-farsa incentrata sulla caricatura di Sior Tonin, raggirato da Ottavio, uomo di malaffare. Scrive il Goldoni nella prefazione: «È stata la commedia fatale che mi ha nuovamente tentato per il teatro», quando l’autore aveva deciso di abbandonare le scene per esercitare la professione legale. Fu rappresentata anche a Venezia nel 1748, ma con esito non felicissimo. In origine non tutte le scene erano scritte per intero.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, II, Milano, Mondadori, 1936.