L’impostore è una commedia in tre atti, scritta dal Goldoni a Modena nella primavera del 1754. L’autore, benché non del tutto ristabilito da una malattia che lo aveva colpito, non poté resistere alle insistenze di padre G. B. Roberti che lo pregava di allestire una commedia in prosa appositamente per le recite del collegio dei Gesuiti della città. Il lavoro trae spunto da un episodio accaduto all’autore stesso negli anni 1742-43, al tempo delle guerre franco-spagnole, quando svolgeva a Venezia le funzioni di console della Repubblica di Genova. Allora ebbe a che fare con un “impostore” che per sette lunghi mesi si spacciò per capitano di una potenza europea (l’episodio viene rievocato nella Prefazione). Tra i personaggi della commedia troviamo, oltre a Orazio Sbocchia, il finto capitano, lo stesso Goldoni con il nome arcadico di Polisseno, nonché il fratello Giampaolo (sotto le spoglie di Ridolfo). Molte scene risultano ricche di spirito e questo spiega il successo nei Collegi anche di Bologna, Reggio e Milano.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, V, Milano, Mondadori, 1941.