Pubblicato a Parigi nel 1582, Il candelaio costituisce uno dei capolavori del teatro comico rinascimentale. Esso rappresenta lo scontro grottesco di tre follie, quella amorosa di Bonifacio per la signora Vittoria (Bonifacio è il "candelaio", per via di trascorsi omosessuali), quella di Bartolomeo tutto preso a cercare l’arte di trasformare in oro i metalli, e il delirio del pedante Mamfurio, completamente perduto dietro la sua cultura libresca. Le follie sconfinano ben presto in vizio e sordidezza e danno luogo, con il concorso della folla di furfanti e vagabondi che ruotano intorno ai tre, alla rappresentazione di un mondo privo di luce, dominato dalla violenza e dall’astuzia. L’ambientazione della commedia è a Napoli.

Testo di riferimento: G. Bruno, Oeuvres complètes. I. Chandelier, texte établi par G. Aquilecchia, Paris, Les Belles Lettres, 1993.