Per il Teseida delle nozze di Emilia, poema in ottave in dodici libri, composto fra il 1339 e il 1341 circa, e dedicato a Fiammetta, Boccaccio trae ispirazione dalle vicende epiche del ciclo tebano: l’episodio della guerra di Teseo contro le Amazzoni e poi la guerra di costui contro Tebe. Nucleo principale del racconto è la disputa amorosa che divide i due amici Arcita e Palemone, portati prigionieri da Tebe ad Atene ed entrambi innamorati di Emilia, cognata di Teseo. Sul mondo del mito classico Boccaccio proietta suggestioni cortesi e cavalleresche, intrecciando il motivo delle armi con quello ben più seducente dell’amore. La Teseide godette di ampia fortuna e larga diffusione. La storia venne ripresa da Chaucer in uno dei Canterbury Tales.

Testo di riferimento: G. Boccaccio, Teseida, a cura di A. Limentani, in Tutte le opere di G. Boccaccio, II, Milano, Mondadori, 1964.