Matteo Palmieri, vissuto a Firenze tra il 1406 e il 1475, in stretti rapporti con Leonardo Bruni e gli altri personaggi dell’Umanesimo fiorentino, autore di numerose opere in latino e in volgare, compose la Vita civile intorno al 1433. In essa, riprendendo lo schema del Decameron, l’autore immagina che tre giovani, riunitisi nella casa di campagna dei Palmieri per sfuggire al contagio della peste fiorentina del 1430, discutano dell’educazione del cittadino. Il dialogo, notevole per la tensione etica che lo anima, rappresenta una delle opere più importanti della letteratura civile dell’umanesimo volgare. La Vita civile fu messa a stampa nel 1529.

Testo di riferimento: M. Palmieri, Vita civile, a cura di G. Belloni, Firenze, Sansoni, 1982.