Questa raccolta costituisce una sezione del Canzoniere del bolognese Pier Jacopo Martello. Il Martello, noto soprattutto come autore di tragedie, nelle quali concepì un verso di due settenari (il verso "martelliano") a imitazione dell’alessandrino francese, pubblicò la sua raccolta di poesie a Roma nel 1710, in occasione della morte del figlioletto Odoardo (nella finzione poetica, Osmino). L’autore mostra una certa indipendenza dalla lezione dell’Arcadia, recuperando aspetti sia del petrarchismo rinascimentale sia della lezione del Marino.

Testo di riferimento: P. J. Martello, Rime per la morte del figlio, a cura di G. Spagnoletti, Torino, Einaudi, 1972.