Poemetto eroicomico interrotto alla sesta ottava del canto II, nel quale l’Aretino intendeva rovesciare parodisticamente gli attributi eroici dei personaggi cavallereschi di Boiardo e Ariosto, facendone delle caratterizzazioni da trivio, e accusando Turpino di avere tramandato idealizzazioni mendaci di personaggi biechi realmente esistiti, distintisi soltanto come frequentatori di taverne e postriboli. L’Orlandino fu stampato all’insaputa dell’Aretino nel 1540.

Testo di riferimento: P. Aretino, Poemi cavallereschi, a cura di D. Romei, Roma, Salerno Editrice, 1995. I Poemi cavallereschi di Pietro Aretino