Saggio teorico in forma epistolare, pubblicato nel 1758 insieme all’edizione dei Versi sciolti di tre eccellenti moderni autori (Frugoni, Algarotti, Bettinelli). Animate da spirito polemico, con punte aggressive, sono lettere che l’autore immagina scritte da Virgilio nei Campi Elisi e rivolte agli arcadi: un atto di accusa contro la poesia contemporanea (in special modo quella arcadica) che altro non sarebbe se non stucchevole imitazione dei classici. Per Bettinelli i soli modelli da imitare sono i latini e i greci per la razionalità, la naturalezza, l’equilibrio. Particolare scalpore suscitò l’attacco alla Commedia dantesca, ritenuta dall’autore bizzarra, oscura e irrazionale, che provocò la Difesa di Dante di Gasparo Gozzi.

Testo di riferimento: S. Bettinelli, Lettere virgiliane e inglesi e altri scritti critici, a cura di V. E. Alfieri, Bari, Laterza, 1930.