In quest’opera l’Alfieri finge il ritrovamento di un antico manoscritto in cui sarebbe riportata una redazione del panegirico scritto da Plinio il Giovane a Traiano diversa da quella conosciuta. Approfitta di questo espediente l’autore per rovesciare i contenuti del testo originale pliniano: se Traiano aveva messo in mostra doti non comuni nell’esercizio delle sue funzioni imperiali, a quest’ottimo principe era lecito chiedere il gesto supremo della rinuncia al potere e il ristabilimento dell’ordinamento repubblicano. Il Panegirico fu composto nel 1785 e stampato la prima volta a Parigi nel 1787.

Testo di riferimento: V. Alfieri, Scritti politici e morali, a cura di P. Cazzani, I, Asti, Casa d’Alfieri, 1951.