First Man

First Man
USA2018
GENERE: DrammaticoDURATA: 141′VISIONE CONSIGLIATA: Film adatto a tutti
CRITICA: 3
REGIA: Damien Chazelle;
ATTORI: Ryan Gosling; Claire Foy; Corey Stoll; Kyle Chandler; Jason Clarke; Pablo Schreiber; Lukas Haas;

Dopo i grandi successi di La La Land (2016) – anche premiato con 6 Oscar e 7 Golden Globe – il 33enne Chazelle torna 2 anni dopo a Venezia, per raccontare uno storico evento, che fu seguito in diretta da milioni di telespettatori: l’allunaggio dell’americano Neil Armstrong e del suo equipaggio il 20 luglio 1969. La discesa sulla Luna del primo essere umano. La vittoria degli USA sull’Unione Sovietica, in quegli anni di sfrenata competizione sulle spedizioni nello spazio tra le 2 più grandi potenze del mondo. Chazelle racconta gli antefatti, gli esperimenti, i tentativi, gli incidenti, i morti, che precedettero il viaggio dell’Apollo 11 e, nel contempo, disegna il ritratto di un uomo: Neil Armstrong, serio professionista, esperto ingegnere, uomo di poche parole ma di sentimenti profondi. Lo fa sobriamente, senza cedere a facili sentimentalismi, mostrando di aver imparato (bene) la lezione di Kubrick, anche nella bella colonna sonora di Justin Hurwitz. Scenografie “d’epoca” fin nei minimi dettagli davvero impressionanti, soprattutto oggi che siamo abituati a fantascienza super tecnologica, perfetta, lucida, pulita: qui si vedono interruttori vecchiotti, lamiere e strumenti molto usati, quasi arrugginiti, sporcizia, cabina dei piloti plasticosa e claustrofobica, musicassette e grossi cavi colorati. La sceneggiatura di Josh Singer – dalla biografia ufficiale di Armstrong First Man: The Life of Neil A. Armstrong (2005) scritta da James R. Hansen – non perde un colpo. Gosling sommesso, sfaccettato, aderisce al personaggio senza sbavare.