Luca Zingaretti presenta il Morandini 2014 a BOLOGNA, sabato 9 novembre, ore 16, Cinema Lumiere.
Questa sera, su Iris ore 21:05, il Morandini vi consiglia: C’era una volta in America


C'era una volta in AmericaOnce Upon a Time in AmericaUSA 1984GENERE: Gang. DURATA: 218′ VISIONE CONSIGLIATA: SCRITICA: 5 PUBBLICO: 4REGIA: Sergio LeoneATTORI: Robert De Niro, Elizabeth McGovern, James Woods, Joe Pesci, Danny Aiello, Scott Tyler, Jennifer Connelly, Burt Young, Tuesday Weld, James Russo, Mario Brega, William Forsythe
Dal romanzo Mano armata (1983) di Harry Grey. L'ultimo film di Leone ha la struttura narrativa di un labirinto alla Borges, un giardino dai sentieri incrociati, una nuova confutazione del tempo. La sua vicenda abbraccia un arco di quasi mezzo secolo, diviso in 3 momenti: 1922-23, i protagonisti sono ragazzini, angeli dalla faccia sporca alla dura scuola della strada nel Lower East Side di New York; 1932-33, sono diventati una banda di giovani gangster; 1968, Noodles (De Niro), come emergendo dalla nebbia del passato, ritorna a New York alla ricerca del tempo perduto. Se il 1922 e il 1932 sono flashback rispetto al 1968, il 1968 è un flashforward rispetto al 1933: il Noodles anziano è una proiezione di quel che Noodles, allucinato dall'oppio, ha sognato nella fumeria. Il presente non esiste: è una sfilata di fantasmi nello spazio incantato della memoria. Alle sconnessioni temporali corrispondono le dilatazioni dello spazio: con sapienti incastri tra esterni autentici ed esterni ricostruiti in teatro, Leone accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso l'America metropolitana (e la storia del cinema su quell'America) che è reale e favoloso, archeologico e rituale. Sono spazi dilatati e trasfigurati dalla cinepresa; spazi anche sonori e musicali, riempiti dalla musica di E. Morricone e da motivi famosi: “Amapola”, “Summertime”, “Night and Day”, “Yesterday”. È un film di morte, iniquità, violenza, piombo, sangue, paura, amicizia virile, tradimenti. E di sesso. In questa fiaba di maschi violenti le donne sono maltrattate; la pulsione sessuale è legata all'analità, alla golosità, alla morte, soprattutto alla violenza. È l'America vista come un mondo di bambini. Piccolo gangster senza gloria, Noodles diventa vero protagonista nell'epilogo quando si rifiuta di uccidere l'ex amico Max. Soltanto allora, ormai vecchio, è diventato uomo. Il produttore Arnon Milchan rimontò e ridusse il film a 2 ore per la versione da distribuire negli USA e fece fiasco. Nel 2003 edito in DVD con la voce di Ferruccio Amendola (per R. De Niro) sostituita da quella di un altro doppiatore.
AUTORE LETTERARIO: Harry Grey