Corpo celeste
Questa sera, su Rai5 ore 21:15, il Morandini vi consiglia: Corpo celeste
Corpo celesteIt.–Fr.–Svizz. 2011GENERE: Dramm. DURATA: 90′ VISIONE CONSIGLIATA: GCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3REGIA: Alice RohrwacherATTORI: Yle Vianello, Salvatore Cantalupo, Anita Caprioli, Renato Carpenteri
Cresciuta in Svizzera con la madre e la sorella maggiore, la 13enne Marta torna con loro nella periferia di Reggio Calabria. Scritto dall'esordiente 30enne Rohrwacher, il film ne racconta le esperienze in un corso di cresimande, ricalcato su tremendi format TV; le scoperte del proprio corpo che cambia; la propria diversità ribelle dalla gente della parrocchia; il rifiuto di diventare un soldato di Cristo dall'omertosa disciplina. Occorre mezz'ora per salire su questa opera prima ruvidamente ellittica, misteriosa e laica e far compagnia alla sua protagonista, il cui punto di vista coincide con quello della regista. Pur rispecchiando con puntiglio critico il retroterra sociopolitico calabrese (è tempo di elezioni), è sempre un discorso indiretto, non polemico, ricco di dettagli (il rapporto particolare di Marta con la madre). Lo confermano i personaggi negativi e complessi del parroco arrivista e della beghina autoritaria di lui innamorata. Con una eccezione: il prete di montagna, il solo che crede, vangelo alla mano, in un Cristo non rassicurante. Che attori, professionisti e non! E che paesaggi! Come era giusto, il finale è sospeso, aperto. Debolmente distribuito da Cinecittà Luce. Film sottovoce, ma scomodo. Nastro d'argento alla Rohrwacher come migliore regista esordiente.