Il film di oggi è: Il giovane favoloso

Questa sera, su RaiStoria ore 21:10Il Morandini consiglia:
 
Il giovane favolosoIt. 2014GENERE: Biogr. DURATA: 137′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 4 PUBBLICO: 3REGIA: Mario MartoneATTORI: Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco, Raffaella Giordano
Leopardi dal carcere-biblioteca di Recanati, dove resta prigioniero fino ai 24 anni di una madre algida e di un padre amorevolmente opprimente, al carcere liberale di Firenze, prigioniero fino ai 35 anni di letterati boriosi e di falsi amori, al carcere-carosello di Napoli, dove attua la sua discesa agli inferi per poi risalire alla doppia rivelazione del Vesuvio e del firmamento, per evadere finalmente a 39 anni. Tentativo di rappresentare in immagini la sua vita attraverso la poesia filosofica e la poesia filosofica attraverso la sua vita. Leopardi è “il giovane favoloso” (definizione della scrittrice Anna Maria Ortese) proprio perché in lui umanità e poesia coincidono. La 1ª parte, che raggiunge il suo vertice nella visione/creazione di “Alla Luna”, è da sindrome di Stendhal, incanta ed emoziona fino ai brividi. Nella sezione centrale il calo della tensione poetica spoglia di significato scene e costumi, scivolando nella pomposità e declassando il film a documentario, seppur di alto livello. Il finale, a Torre del Greco, riconquista le vette della 1ª parte. Il successo della titanica impresa va attribuito ex aequo a Martone – anche sceneggiatore insieme alla moglie Ippolita Di Majo –, alle suggestive musiche di Sasha Ring e a Germano, che si trasforma in Leopardi senza mai oltrepassare la linea di confine tra immedesimazione interiore e istrionismo gratuito. Culturalmente, sfata la vulgata scolastica del poeta gufo e musone, rendendoci un Leopardi verosimile, realista ironico e perfino ilare. Come è almeno probabile sia un uomo che pensi: “Tutto è ridicolo nella vita, tranne che ridere della vita”.