Questa sera, su Rai4 ore 21:10, il Morandini vi consiglia: Kill Bill – Volume 2


Kill Bill – Volume 2Kill Bill: Vol. 2USA 2004GENERE: Avv. DURATA: 110′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3REGIA: Quentin TarantinoATTORI: Uma Thurman, David Carradine, Daryl Hannah, Michael Madsen, Gordon Liu
La Sposa/Black Mamba porta a termine la sua vendetta contro i responsabili dell'El Paso Texas Marriage Massacre. Prima della finale resa dei conti con Bill, elimina Budd/Sidewinder ed Elle Driver/California Mountain Snake. I 2 film sono consequenziali, le sconnessioni temporali e il citazionismo persistono, ma sono anche radicalmente diversi, quasi contrapposti. Kill Bill Vol. 2 è più parlato; più libero e più d'autore: meno sangue, meno azione, meno coreografie ma più dolore e più amore sino ai confini del melodramma, genere estraneo al regista: la Sposa/Beatrix è anche madre. Tarantino è un trasformista, un nuovo Houdini che giuoca con gli strumenti stilistici a disposizione, e li usa tutti: colore e bianconero, schermo panoramico e split-screen, montaggio convulso e piano-sequenza. C'è ancora l'omaggio al cinema asiatico col lungo e mimetico flashback sull'addestramento della Sposa alle arti marziali, ma è in funzione della straordinaria sequenza dell'uscita dalla tomba dov'è stata sepolta viva. Il riferimento metacinematografico maggiore sono i ritmi lenti dell'epica western, e non soltanto quelli dilatati di Sergio Leone. Più che un film, Tarantino crea un universo filmico. Nel parlare delle sue imprese criminali Bill ammette: “I overreacted”. Anche se sa fare Jackie Brown, tutto il cinema di Q.T. è overacted, esagerato, tende all'accumulo e alla ridondanza. Almeno U. Thurman e D. Hannah gli devono una riconoscenza senza fine.