Questa sera, su CULT ore 21:00, il Morandini vi consiglia: La fine è il mio inizio

La fine è il mio inizioDas Ende ist mein AnfangGerm.It.Fr. 2011GENERE: Dramm. DURATA: 98′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3REGIA: Jo BaierATTORI: Bruno Ganz, Elio Germano, Erika Pluhar, Andrea Osvárt, Nicolò Fitz-William Lay
Tiziano Terzani (1938-2004) si è ritirato con la moglie Angela in una casa isolata sull'Appennino toscano. Malato di tumore, serenamente pronto a morire, chiede al figlio Folco, che non vede da anni, di raggiungerlo: gli vuole raccontare la sua vita e il senso che è riuscito a darle. Folco passa con lui 3 mesi. Dopo la sua morte sparge le sue ceneri al vento. E nel 2006 pubblica il libro La fine è il mio inizio. Scritto da Folco e dal produttore Ulrich Limmer, girato (Cinemascope: Judith Kaufman) nella stessa casa di Terzani e nei dintorni montagnosi, non lontani dal paese di Orsigna (PT) dove Tiziano, figlio di un operaio, veniva sin da bambino. Senza flashback, consiste nel dialogo tra Ganz e Germano e, in piccola misura, con Angela, ai quali si aggiungono verso la fine la sorella di Folco, Saskia, con il piccolo Novi. Cinema di parola, dunque, film d'attori, sulla base di uno script rischioso e, in un certo senso, senza precedenti. Quella di Ganz è una interpretazione fuori dal comune. L'ha doppiato Luca Biagini, ma rimane intatto il modo con cui recita, con tutto il corpo, quello “che sta per lasciare”. Non gli sta dietro, nel suo difficile ascolto attivo, ma anche negli scontri umorali col padre, il duttile Germano, il migliore attore italiano della sua generazione. È il 1° film del bavarese Baier distribuito in Italia (Fandango). Si è messo al servizio della sceneggiatura e degli attori.
AUTORE LETTERARIO: Tiziano Terzani