Il film di oggi è: LA NOTTE DEL GIUDIZIO – The Purge – Scheda monografica

Questa sera, su Mediaset Italia 2 ore 21:15Il Morandini consiglia "The Purge. La notte del giudizio" (De Monaco, 2013):

 
LA NOTTE DEL GIUDIZIO – The Purge – Scheda monografica
Per porre rimedio ad una America sopraffatta da disordini sociali, da un divario incolmabile tra ricchi e poveri, da criminalità e carceri sovraffollate, il Governo dei Nuovi Padri Fondatori è riuscito a trovare una soluzione per placare la violenza dilagante: una volta all’anno sono concesse 12 ore senza regole, i crimini di qualsiasi natura non sono puniti; una sorta di “epurazione” annuale dalle 19 alle 7 di un giorno prestabilito. Durante queste 12 ore, la polizia non risponde alle chiamate, gli ospedali sospendono il servizio e la popolazione decide per sé: può scegliere se “cacciare” oppure se barricarsi in casa. E il piano del Governo pare funzionare, perché gli Stati Uniti d’America non hanno mai conosciuto un periodo così pacifico dove la criminalità è stata ridotta al minimo. Questa è la premessa del 1° film della saga La notte del giudizio (The Purge) iniziata nel 2013. Scritto e diretto da James DeMonaco e prodotto con la Blumhouse Productions di J. Blum e la Platinum Dunes di M. Bay, è costato 3 milioni di dollari e solo negli Stati Uniti ne ha incassati più di 60. Protagonista è Ethan Hawke nel ruolo di James, un venditore di impianti di sicurezza. È pronto a trascorrere la notte del giudizio del 21 marzo 2022 al sicuro nella sua casa blindatissima insieme alla famiglia. Ma non ha considerato gli imprevisti. Thriller che diventa horror efficace, teso e imprevedibile nella sua estrema critica sociale. Cast all’altezza, soprattutto il cattivo perfetto: Rhys Wakefield. È del 2014 Anarchia-La notte del giudizio. Sempre scritto e diretto da DeMonaco con le produzioni di Blum e Bay, cambia cast e potenzia, pur sempre in modo elementare, la sua metafora di analisi politica e di accusa contro i moderni sfruttamenti, dove le classi inferiori vengono sottomesse per mantenere al potere i ricchi bianchi. Se nel 1° l’azione era circoscritta nella casa del protagonista, dove una famiglia lottava per la sopravvivenza, 10 anni dopo si consuma per le strade di Los Angeles, dove 5 personaggi (spicca Frank Grillo) si alleano per sopravvivere allo sfogo di 12 ore di anarchia. Lo schermo si riempie di immagini inquietanti; la tensione inarrestabile è eccellente anche grazie alle musiche di Nathan Whitehead. Bissa il successo al botteghino. La Notte del Giudizio – Election Year (2016), stessa squadra di regia/produttori. Torna Grillo, che nei panni di Leo Barnes dovrà guardare le spalle alla senatrice Charlie Roan (Elizabeth Mitchell), candidata alla Casa Bianca, e intenzionata ad abolire la purga delle 12 ore. Tutto è sempre concentrato sulla violenza contro i più deboli. Ben strutturato, ma poco convincente. La riflessione, che usa il genere horror come satira politica, cede il passo all’intrattenimento. Scarso successo in Italia, eguaglia gli altri 2 in America. La prima notte del giudizio è il prequel del franchise, uscito nell’estate del 2018. DeMonaco qui scrive e produce con il solito team. Dirige Gerard McMurray con un cast di volti poco noti, a parte Marisa Tomei. Si spiega come si è arrivati alla soluzione governativa della “purga”. I Nuovi Padri Fondatori, per porre rimedio alla crisi dilagante sperimentano in un’area limitata di NY, Staten Island, popolata soprattutto da afro-americani, lo sfogo delle 12 ore, osservando i cittadini come topi in un laboratorio. Le idee sono poco incisive, prevedibili e logore causa il tema troppo sfruttato. Si sente la stanchezza.