Questa sera, su Cielo ore 21:10, il Morandini vi consiglia: Lady Vendetta


Lady VendettaChin-jeol-han Geum-ja-set – Sympathy for Lady VengeanceKor. 2005GENERE: Dramm. DURATA: 112′ VISIONE CONSIGLIATA: GCRITICA: 3 PUBBLICO: 3REGIA: Chan-wook ParkATTORI: Young-ae Lee, Min-sik Choi, Dal-su Oh, Shee-Hu Kim, Seung-shin Lee, Bu-seon Kim
Ingiustamente condannata a tredici anni per l'uccisione di un bambino rapito del cui rapimento fu solo una complice, Lee Geum-ja, quando esce dal carcere, ha perso l'innocenza e da vergine beffata dalla vita si trasforma nell'implacabile regista di un massacro per vendicarsi di chi l'ha incastrata. Dopo Mr. Vendetta (2002, uscito in Italia soltanto in homevideo) e Oldboy (2004), Lady Vendetta chiude la trilogia della vendetta del regista coreano. Come nel 1° della serie, il titolo italiano rimuove sympathy, parola importante per capire gli intenti dell'autore. La vendetta diventa un gesto morale in quella che è anche una trilogia sulla necessità degli affetti familiari (paterno, materno, filiale) il che non impedisce che nell'ultima mezz'ora, la migliore di questo film labirintico e ridondante, l'eroina finisca con la faccia dentro a una torta, grottesca punizione per chi si è reso colpevole di individualismo giustizialista. Il cinema di Park è bicefalo. La prima testa è quella splatter e visibile che traumatizza lo spettatore con i suoi gesti di efferata violenza; l'altra è quella “più nascosta dei sentimenti, della coscienza, del profondo senso morale che muove-regola-uccide le sue storie e i suoi personaggi” (L. Barnabé). È un'etica radicale, mostruosa, persino perversa nelle immagini di Kitsch estetizzante e nei primi piani della protagonista. V.M. 14 anni.