Questa sera, su Tv2000 ore 21:15, Il Morandini consiglia:

L’albero degli zoccoli
It. 1978
GENERE: Dramm. DURATA: 170′ VISIONE CONSIGLIATA: T
CRITICA: 5 PUBBLICO: 3
REGIA: Ermanno Olmi

1897-98 nelle campagne della Bassa bergamasca: la vicenda corale di alcune famiglie contadine che lavorano la terra a mezzadria tra duri sacrifici, ma con grande dignità. Solenne e sereno, grave e pur lieve come le musiche di Bach che l’accompagnano, il 9° di Olmi è – con Novecento (1976) di B. Bertolucci che è il suo opposto – il più grande film italiano degli anni ’70, e l’unico, forse, in cui si ritrovano i grandi temi virgiliani: labor, pietas, fatum. Gli sono stati rimproverati una rappresentazione idealizzata, troppo lirica, del mondo contadino, la cancellazione della lotta di classe, la rarefazione spiritualistica del contesto sociale. È indubbio che al versante in ombra (grettezza, avidità, violenza, odi feroci) del mondo contadino Olmi ha fatto soltanto qualche accenno, e in cadenze bonarie, ma anche in quest’occultamento è stato fedele a sé stesso e alla sua pietas. Il sonoro originale fu doppiato dagli stessi attori non professionisti in un dialetto italianizzante. Alcune copie circolarono con sottotitoli in italiano nei dialoghi più ostici. Venduto in un’ottantina di nazioni. Palma d’oro e Premio Ecumenico a Cannes. César per il film straniero in Francia.

La recensione del film è tratta da:
il Morandini 2018
a cura di Laura Morandini, Luisa Morandini, Morando Morandini
Zanichelli editore