Mio fratello è figlio unico
Il film di oggi è: Mio fratello è figlio unico
Questa sera, su Cine34 ore 21:00, Il Morandini consiglia:
Mio fratello è figlio unico
Italia, 2007
Drammatico, 100′
Drammatico, 100′
REGIA: Daniele Luchetti
ATTORI: Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Angela Finocchiaro, Luca Zingaretti, Diane Fleri, Alba Rohrwacher, Massimo Popolizio, Anna Bonaiuto, Ascanio Celestini
Accio e Manrico Benassi, di famiglia operaia di Latina, passano dall’adolescenza alla giovinezza tra l’inizio dei ’60 e la metà dei ’70. Seminarista mancato, Accio è un ribelle istintivo e un accanito lettore, un ragazzo “contro” per natura, che fa il fascista anche per contrapporsi al fratello maggiore amato da tutti, specialmente dalle ragazze: bello, seduttivo, ruffiano nel surf sulla retorica marxista-comunista. Crescono su binari paralleli in rissa continua, amano la stessa donna, diversi ma solo fino a un certo punto. Base dell’8° film – il migliore? – di Luchetti è il folto romanzo Il fasciocomunista (ripubblicato nel 2003) di Antonio Pennacchi, sceneggiato con il regista dalla rodata coppia Petraglia-Rulli. È un film recitato bene da tutti, specialmente da uno straordinario e duttile Germano e dall’intensa Finocchiaro, attendibile madre proletaria (entrambi premiati col David di Donatello), ma anche dalla Bonaiuto, da Scamarcio, divo trainante dell’operazione per il pubblico giovanile, e da Zingaretti, fascista sanguigno. Profonda empatia tra regia e interpreti. Per gli spettatori maturi, è un insolito e divertente ripasso degli stereotipi che in quell’agitata stagione nutrirono – nutrono ancora – la destra neofascista sebbene, per programmare una conclusione tragicamente ottimistica, la sceneggiatura fatichi non poco a evitare luoghi comuni e a tenere insieme i personaggi minori un po’ sparpagliati. Montaggio: Mirko Garrone. Scene: Francesco Frigeri. Produce Cattleya, distribuisce Warner Bros Italia. Il titolo è quello di una canzone di Rino Gaetano. Altri 3 David: sceneggiatura, montaggio, presa diretta (B. Pupparo).
AUTORE LETTERARIO: Antonio Pennacchi
CRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3
VISIONE CONSIGLIATA: Film adatto a tutti
VISIONE CONSIGLIATA: Film adatto a tutti