Questa sera, su IRIS ore 21:00, il Morandini vi consiglia: Ogni cosa è illuminata


Ogni cosa è illuminataEverything Is IlluminatedUSA 2005GENERE: Comm. DURATA: 106′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3 PUBBLICO: 2REGIA: Liev SchreiberATTORI: Elijah Wood, Eugene Hutz, Boris Leskin, Laryssa Lauret, Ljubomir Dezera, Gil Kazimirov, Jana Hrabetova, Jonathan Safran Foer
Jonathan Safran Foer, giovane ebreo americano, decide di andare in Ucraina per conoscere una donna che, durante l'occupazione nazista, aveva salvato la vita a suo nonno. Nella ricerca della cittadina abitata da ebrei ucraini prima della guerra e poi cancellata dalle carte geografiche dai tedeschi, gli fa da guida l'ucraino Alex, dotato anche lui di un nonno (che si dice cieco) e di un cane psicopatico. Tratto dal primo romanzo di J. Safran Foer (presente in una scena) e sceneggiato da un attore esordiente nella regia, in altalena tra dramma e comicità (intrisa di umorismo yiddish e slavo), è film sul presente, imbevuto della memoria del passato e di chi non c'è più. Ha la struttura di un film di viaggio che diventa “un itinerario di illuminazione esistenziale a diversi livelli” (M. Gottardi). Gli oggetti – anche quelli nascosti nella speranza che possano essere ritrovati – assumono il ruolo di richiamo per la memoria. Wood – il Frodo di Il signore degli anelli – è un convincente protagonista che punta sullo sguardo dei suoi occhioni spalancati sulla realtà. Hutz è il cantante dei Gogol Bordello. Un po' invasiva la musica di Paul Canteloni. Girato in Cecoslovacchia.
AUTORE LETTERARIO: Jonathan Safran Foer