Questa sera, su Rai5 ore 21:15, il Morandini vi consiglia: Parole, parole, parole…


Parole, parole, parole…On connait la chansonFr. 1997GENERE: Mus. DURATA: 120′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 4 PUBBLICO: 2REGIA: Alain ResnaisATTORI: Pierre Arditi, Sabine Azéma, Jean-Pierre Bacri, André Dussollier, Agnès Jaoui, Lambert Wilson
Scritta dalla coppia J.-P. Bacri-A. Jaoui, attori-autori, marito e moglie, già collaboratori di A. Resnais per Smoking-No Smoking, è una storia di amori nei giorni nostri a Parigi nel giro di 6 personaggi (2 donne, 4 uomini): innamoramenti, corteggiamenti, tresche effettive o desiderate, delusioni, stanchezze di coppia. Le diverse situazioni sono intercalate da canzoni in playback, attinte da un repertorio assai noto in Francia, che sostituiscono i dialoghi, usate un po' come proverbi, universali e approssimativi. “Più che cantare, i personaggi sono cantati” (E. Comuzio). Unica eccezione: Jane Birkin che, in una breve apparizione, canta la sua “Quoi?”. Le canzoni sono “arcaiche” (Albert Préjean), “classiche” (Piaf, Chevalier, Bécaud, Aznavour, Ferré), “moderne” (Johnny Hallyday, il gruppo Téléphone), e il loro uso è molto libero: le parole (tradotte in sottotitoli nell'edizione italiana) contano più della musica. Il 14° film di Resnais sembra una commedia futile e frivola, ma non lo è, come rivela la grande sequenza finale della festa in cui emergono le note scure e basse della tristezza, dell'angoscia, del mal di vivere. Menzogne, finzioni, dissimulazioni, apparenze. Senza farne drammi, però. Protetto dall'angelo custode dell'ironia, c'è il sorriso di un vecchio e disincantato saggio. Per Resnais sempre più il mondo è un palcoscenico e la vita è un romanzo. O una canzonetta. Molti premi: Delluc, Méliès, 3 Césars, Orso d'argento a Berlino.