Questa sera, su Iris ore 21:05, il Morandini vi consiglia: Prima pagina


Prima paginaThe Front PageUSA 1974GENERE: Comm. DURATA: 105′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 4 PUBBLICO: 3REGIA: Billy WilderATTORI: Jack Lemmon, Walter Matthau, Susan Sarandon, Vincent Gardenia, David Wayne, Carol Burnett, Allen Garfield, Charles Durning
Dalla commedia (1928) di Charles McArthur e Ben Hecht, già filmata nel 1931 con la regia di L. Milestone e nel 1940 con quella di H. Hawks (La signora del venerdì) e poi nel 1988 da T. Kotcheff (Cambio marito): nel 1929 a Chicago, alla vigilia delle nozze, un efficiente cronista è coinvolto dal suo direttore nella cronaca di un'esecuzione capitale, ma la situazione si complica quando il condannato a morte evade e va a nascondersi nella sala stampa della prigione. Mal compreso da una parte della critica che gli rimproverò di essere uno stanco e teatraleggiante rifacimento, il film è ammirevole non soltanto per ritmo, brio degli interpreti, funzionale sfruttamento delle unità di spazio, tempo e azione, ma per la sarcastica lucidità satirica: queste “avventure di Tom e Jerry al cimitero del sogno americano” sono una bella riuscita.
AUTORE LETTERARIO: Charles MacArthur, Ben Hecht


Questa sera, su Iris ore 22:55, il Morandini vi consiglia: Arancia meccanica


Arancia meccanicaA Clockwork OrangeGB 1971GENERE: Fantasc. DURATA: 136′ VISIONE CONSIGLIATA: SCRITICA: 4 PUBBLICO: 3REGIA: Stanley KubrickATTORI: Malcolm McDowell, Michael Bates, Adrienne Corri, Patrick Magee
Dal romanzo (1962) di Anthony Burgess: in una Inghilterra di un non lontano futuro Alex e i suoi 3 Drughi si dedicano allo sport dell'ultraviolenza: torturano, stuprano, uccidono. Abbandonato dai suoi, Alex è arrestato e condannato a 14 anni. In carcere si sottopone volontariamente al trattamento Ludovico che, privandolo del libero arbitrio, gli toglie ogni pulsione aggressiva e lo obbliga a odiare la musica di Beethoven (la Nona Sinfonia) che adora. Guarito e liberato, si trova in un mondo più violento di prima e subisce le vendette delle sue vittime. Dei 3 film di S. Kubrick che si possono considerare fantascientifici, è il più violento, quello in cui più si parla del presente, appena connotato da riferimenti al futuro. Frutto di una rischiosa contaminazione di generi letterari e filmici (favola filosofica, film a tesi, teatro, satira, grottesco, umorismo nero, fantasia, fantascienza), intende (di)mostrare – più che nelle pagine di Burgess – che la violenza della società è peggiore e più pericolosa di quella dell'individuo. Non a caso suggerisce che c'è qualcosa di Alex in ciascuno di noi, proponendo allo spettatore di identificarsi con lui, più vitale, intelligente, spiritoso, onesto degli adulti che lo circondano in un mondo crudele. La sua violenza è stilizzata, assai meno realistica di quella delle istituzioni che lo riducono a essere un'arancia meccanica, umana fuori, meccanizzata dentro. È un film ambivalente, non ambiguo. Barocco, non naturalistico. Forse è proprio il suo spinto barocchismo grottesco a renderlo più vulnerabile e datato degli altri suoi film. Fotografia: John Alcott. Musiche: Walter Carlos, Beethoven, Purcell, Rossini, Elgar, Rimski-Korsakov. Prodotto da Warner-Polaris Prod. (S. Kubruck). La voce di Alex (M. McDowell) è di Adalberto Maria Merli.
AUTORE LETTERARIO: Anthony Burgess