Il film di oggi è: Truman Capote: a sangue freddo

Il Morandini   

Truman Capote: a sangue freddoCapoteUSA 2005GENERE: Biogr. DURATA: 113′ VISIONE CONSIGLIATA: GCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 4REGIA: Bennett MillerATTORI: Philip Seymour Hoffman, Bruce Greenwood, Chris Cooper, Clifton Collins Jr., Catherine Keener, Bob Balaban, Mark Pellegrino
La sceneggiatura di Dan Futterman, basata sulla biografia (1988) di Gerald (Gary) Clarke, si concentra sui sei anni (1959-65) impiegati da Truman Capote a scrivere In Cold Blood, non fiction novel sul quadruplice omicidio che Perry Smith (Collins Jr.) e Dick Hickock (Pellegrino) commisero nella notte tra il 14 e il 15/11/1959 nella casa dell’agricoltore Clutter a Holcomb, Kansas. Per lo scrittore fu un’esperienza che lo segnò in modo irreversibile, specialmente per l’intenso rapporto con Perry, mezzo sangue Cherokee e autore materiale degli omicidi. Capote è convinto di stare scrivendo il libro che gli avrebbe dato fama imperitura, ma deve aspettare – dunque, desiderare – la fine del processo e l’inevitabile condanna a morte. Comincia a intuire il senso di quel che gli è successo quando Perry gli dice che le sue preghiere saranno finalmente esaudite perché hanno perso l’appello. Il 15 aprile 1965 Capote assiste all’impiccagione dei due. All’amica scrittrice Nelle Harper Lee, a lui vicina in quegli anni, dice che non avrebbe potuto fare nulla per salvarlo. E lei: “Forse no. La verità è che non hai voluto”. Insieme con quello della tormentata solitudine di Capote, uomo pubblico di successo mondano, la coincidenza tra il raggiungimento di quel che per anni aveva voluto e l’inizio del suo declino è il nucleo tragico del film. L’impresa attoriale di P.S. Hoffman (doppiato da Roberto Chevalier), che s’è calato con funi e fiaccole nella psicologia di Capote, ne fa un coautore alla pari di Futterman, che lavorò 3 anni sulla sceneggiatura, e dell’esordiente Miller, autore di spot pubblicitari e di 2 documentari. Oscar e Golden Globe a Hoffman.
AUTORE LETTERARIO: Gerald (Gary) Clarke