Vento di primavera
Il film di oggi è: Vento di primavera
Questa sera, su Tv2000 ore 21:15, Il Morandini consiglia:
Vento di primavera (3)La RafleFr.–Germ.–Ung. 2010GENERE: Stor. DURATA: 115′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3 PUBBLICO: 4REGIA: Rose BoschATTORI: Jean Reno, Mélanie Laurent, Gad Elmaleh, Raphaëlle Agogué, Hugo Leverdez
Il 16 luglio 1942, durante l’occupazione tedesca, la polizia francese sequestra nelle loro case 13 151 ebrei e per 2 giorni li ammassa al Vélodrome d’Hiver, prima di trasferirli nel campo di Beaune-La Rolande da dove partiranno per i lager dell’est. Solo 25 ne usciranno vivi, nessuno tra i 4051 bambini. (Si calcola che tra i 6 milioni di morti – 70 000 ebrei francesi – 1 milione e mezzo fossero minorenni). Sorretta dal marito produttore Ilan Goldman, l’ex giornalista e sceneggiatrice Bosch dedica 3 anni di lavoro (consulente storico Serge Klarsfeld) a preparare La rafle (retata), 1° film su questo tragico evento di cui, prima e dopo il 1945, le autorità francesi avevano con scrupolo eliminato ogni traccia. Azione in 3 parti alternata: la retata; discussioni tra il generale Petain e il 1° ministro Laval sui rapporti con la Gestapo; Hitler e i suoi in vacanza a Berghof. Lo scrupoloso impegno documentaristico (che non esclude innesti romanzeschi né salti nella cronologia), l’ambizione etica e pedagogica, la sincerità degli intenti sono indiscutibili. Lo è anche l’efficacia spettacolare e dinamica. Alcune riserve, però, sono doverose. Oltre alla troppa carne narrativa al fuoco (Hitler è superfluo), il grande spettacolo e la Shoah (catastrofe) non vanno d’accordo. La Bosch sostiene di aver tenuto la giusta distanza: voleva raccontare la vita non la morte, parlare del futuro non del passato. Costo: 20 milioni di euro. Spettatori francesi: 2 800 000. Titolo italiano assurdo e sviante.