amaro
La parola di oggi è: amaro
♦amàro 🔊 / aˈmaro /
[ lat. amāru(m), di etim. incerta ☼ av. 1250 ]
agg.
❖ che ha sapore contrario al dolce, caratteristico della china, dell’assenzio e sim.: bibita, mandorla amara; è amaro come il fiele, come il veleno
caffè amaro, senza zucchero
❖ fig. che procura dispiacere, disappunto o dolore: un amaro rimprovero; un’amara sorpresa; un’amara soddisfazione
❖ est. che manifesta tristezza e dolore: piangere amare lacrime
avere la bocca amara, sentire un sapore amaro; fig. rimanere delusi
mandare giù un boccone amaro, fig. sopportare un’offesa ingiusta, un torto o qlco. di spiacevole
fig. riso amaro, triste
● amaraménte, avv.
s. m.
❖ sapore amaro: l’amaro del rabarbaro; questa aranciata sa d’amaro
❖ enol. alterazione di origine microbica dei vini vecchi da tempo imbottigliati
❖ aperitivo o digestivo aromatico preparato con varie essenze e di gusto amarognolo
❖ fig. amarezza, dolore, rancore
inghiottire, masticare amaro, subire un torto, un sopruso
avere dell’amaro in corpo, provare astio, rancore
○ amarétto, dim. (V.)
○ amarı̀ccio, dim.
○ amarı̀no, dim.