angoscia
La parola di oggi è: angoscia
Assaggi di filosofia. Continua il viaggio della Parola del giorno tra le parole che appartengono al linguaggio e alla storia della filosofia, ma che hanno anche significati più comuni.
♦angòscia 🔊 / anˈɡɔʃʃa /
[ lat. angŭstia(m) ‘strettezza’, da ăngere ‘stringere’ ☼ 1266 ]
s. f. (pl. -sce, lett. -scie)
❖ stato di ansia accompagnato da viva preoccupazione o paura: un’attesa piena di angoscia
❖ filos. in Kierkegaard (1813-1855) e nell’esistenzialismo, senso di sgomento che prende l’uomo dinanzi alla consapevolezza delle infinite possibilità della vita e della propria individuale finitezza
❖ psicol. stato caratterizzato da paure irrazionali e accompagnato da una sensazione di malessere generico e, a volte, da vertigini, sudorazione e disturbi cardiaci
❖ † respiro affannoso
Uno stato di grave turbamento, di depressione psicofisica determinata da un timore o da un dolore morale tormentoso si dice angoscia. Affanno in senso letterale esprime un’opprimente difficoltà di respirazione e in senso figurato uno stato di viva preoccupazione, ansietà, inquietudine. Sfumature: ☞ ansia, ☞ preoccupazione