La parola di oggi è: arsura / arso / ardere

Sillabazione: ar–sù–ra
arsùra / arˈsura/
[lat. tardo arsūra(m). V. arso av. 1250]
s. f.
1 calore eccessivo: l'arsura d'agosto | (est.) aridità, siccità: l'arsura del deserto
2 secchezza, spec. della gola, dovuta a sete, febbre e sim.: com'omo ch'ave arsura (C. d'Alcamo)
3 fuoco, incendio

Sillabazione: àr–so
àrso / ˈarso/
part. pass. di ardere; anche agg.
nei sign. del v.
|| arsaménte, avv.

Sillabazione: àr–de–re
àrdere / ˈardere/
[lat. ardēre, da arēre ‘essere secco’ av. 1250]
A v. tr. (pass. rem. io àrsi, tu ardésti; part. pass. àrso)
1 bruciare: ardere la legna; ardere una casa; ardere gli eretici sul rogo
2 inaridire, seccare: il gelo arse le piantine; il solleone ha arso la campagna
3 (fig., lett.) infiammare di passione: E so ben ch'i' vo dietro a quel che m'arde (F. Petrarca)
B v. intr. (aus. essere)
1 essere acceso, in fiamme: il fuoco arde nel caminetto; la legna arde nella stufa | risplendere: le fiaccole ardevano nella notte
2 (fig.) essere intenso, forte, detto di sentimenti, passioni e sim.: l'ira gli arde in petto
3 (fig.) provare intensamente una passione, un sentimento (+ di, + da, raro per): ardere d'ira, d'amore, dal desiderio di fare qlco.; ardo per quei begli occhi amabili (C. Goldoni)
4 essere molto caldo, emanare calore intenso: ardere di febbre; la strada arde sotto il sole; senti come arde il sole
5 (fig., lett.) infierire, imperversare: accorrere dove arde la mischia